Coronavirus, con Ansys una simulazione sui i possibili rischi per i runners

Uno studio dimostra che non sempre la distanza di sicurezza imposta dalle misure di distanziamento sociale sia insufficiente durante una camminata o una corsa.

Anche se dopo il 4 maggio sarà possibile praticare attività fisica all’aperto, tassativamente da soli secondo le indicazione della comunità scientifica a supporto del Governo, rimangono utili i risultati dello studio scientifico, in collaborazione con Ansys, del belga Bert Bolcken e dall’italiano Fabio Malizia dell’Università Ku Leuven.

Ansys, è una società leader nel settore dello sviluppo delle simulazioni ingegneristiche ad oggi trova oggi impiego nella progettazione dei prodotti e dei semiconduttori, ma anche per per creare simulazioni che testano la durabilità di un prodotto, la distribuzione della temperatura, i movimenti dei fluidi e le proprietà elettromagnetiche.

Per lo studio è stata effettuata una CFD, (La fluidodinamica computazionale o numerica Computational Fluid Dynamics) un metodo che utilizza l’analisi numerica e algoritmi per risolvere e analizzare i problemi di fluidodinamica mediante l’utilizzo del computer.

Gli obiettivi

Viene Evidenziato come i runners dovrebbero mantenere, se in scia, una distanza superiore a quella raccomandata dalle linee guida emanate per contrastare la diffusione di coronavirus.

Nel giro di pochi mesi, il virus COVID-19 è riuscito a diffondersi in molti paesi del mondo mentre la più diffuse ricerche hanno dimostrato che la diffusione di questo tipo di virus può avvenire efficacemente tramite la saliva, spesso sotto forma di micro-goccioline.

Quando una persona starnutisce, tossisce o addirittura espira, emette piccole goccioline, spesso troppo piccole per essere viste ad occhio nudo, che possono trasportare il virus. Le persone che ricevono possono essere infettate inalando queste goccioline o prendendo queste goccioline sulle loro mani e quindi toccando il viso.

Questo è il motivo per cui durante la crisi COVID-19, i paesi di tutto il mondo hanno dichiarato, a volte attraverso provvedimenti legislativi, una “distanza sociale” da circa 1 metro per l’Italia a circa 2 metri per gli USA da mantenere tra gli individui.

Un distanziamento sociale importante ed efficace perché si prevede che la maggior parte delle goccioline effettivamente cadano e raggiungano il pavimento e/o evaporino prima di aver percorso una distanza da 1,0 a 2,0 metri.

Queste considerazioni e distanza sociale sono state definite per le persone in assenza di movimento, o all’interno degli ambienti.

Il problemi aerodinamici indotti dal movimento delle persone

Il movimento delle persone, come camminare veloce, correre e andare in bicicletta richiedono sicuramente distanze diverse. Nello studio infatti, prettamente aerodinamico, viene analizzato se una persona che cammina o corre affiancata o vicina ad un’altra, ad una distanza di 1,5 m o oltre, potrebbe trasferirle le goccioline.

I Risultati dello studio 

Nella simulazione viene individuato il posizionamento corretto e meno sicuro degli atleti durante la corsa o durante l’esercizio all’aperto. Bert Blocken invita a non fraintendere lo studio: “La corsa non rappresenta un grande rischio per la diffusione di Covid-19. Ma muoversi in scia, a una distanza ridotta, può esserlo. Questo vale per tutte le situazioni in cui ci troviamo a camminare all’esterno in situazioni di necessità, come quando facciamo la fila al supermercato. Non c’è bisogno, insomma, di vietare la corsa”

Nello studio fatto attraverso le simulazioni CFD, precedentemente convalidate e calibrate con le misurazioni della galleria del vento, vengono focalizzati movimento delle persone, l’evaporazione delle goccioline, il flusso d’aria intorno alla persona che corre e infine il movimento delle goccioline emesse da una persona all’altra durante una camminata o una corsa.

Altre condizioni al contorno della simulazione:

  • Assenza del vento esterno
  • Configurazione delle due persone fianco a fianco, in linea e sfalsate
  • Valutazione dell’esposizione della seconda persona alle goccioline emesse dalla prima persona.

Le conclusioni dello studio riportanto che una rilevante esposizione
alle goccioline della persona in coda posiziona nella scia della persona che la precede . La stessa esposizione aumenterebbe al diminuire della distanza tra le due

Questo comporta che per evitare mantenere lo stesso livello di sicurezza delle persone alla distanza di 1,5 m bisogna attuare le seguenti misure:

  • evitando di camminare o correre nella scia della persona che ci precede
  • mantenendo la distanza di 1,5 metri in una disposizione sfalsata o fianco a fianco,
  • infine mantenendo distanze sociali più grandi, dove le distanze aumentano con la velocità di camminata o corsa.

In assenza di vento nelle diverse direzioni ovvero contrario alla corsa o trasversale la distanza sociale dovrebbe variare dai 5 metri relativi ad una velocità di 4 km/h ai 10 metri per una corsa della velocità di 14,4 km/h.

Ulteriori studi dovrebbero prendere in considerazione l’effetto del vento nelle diverse direzioni e per i diversi diametri delle goccioline e soprattutto simulare le condizioni di semplice ventosità in spazi aperti come i cantieri edili.